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Mimmo di Cesare
La cultura è una delle strade per rifondare il nostro Paese. Il patrimonio ce l’abbiamo!

In questa realtà di divisione politica e sociale la cultura è l’unica identità che ci unisce e ci lega.

L’arte contemporanea ……… sconta il ritardo di tempi e di interesse istituzionale come un po’ ovunque.

 E’ un problema vero,  storico, sociale, culturale. Il ritardo è enorme,  c’è un’urgenza reale e concreta di investire nella contemporaneità e nella sperimentazione per farle diventare un linguaggio condiviso e quotidiano.

Firenze e la contemporaneità…..oggi.

In questi “ mercoledì “ di Palazzo Medici Riccardi, in questi incontri d’arte e filosofia possiamo senz’altro fare un’attenta analisi, un costruttivo confronto e, perché no, proposte concrete e realizzabili per unire energie ed idee.

Essere insieme artisti, filosofi, designers e storici è un’ottima opportunità per trovare nuove strade per una città che possa rappresentare a livello internazionale un nuovo ri-nascimento della contemporaneità ed in particolare del gioiello d’artista come espressione del nuovo e  dell’attuale.

Come non ricordare le straordinarie rassegne internazionali “Aurea-Arte” tenute a Palazzo Strozzi, luogo attivo, propulsore di energie, di particolare approfondimento su temi specifici, ma, ahimè, che si sono ripetute  solo in due edizione 1974, 1976?

Occorre ripartire, occorre divulgare, creare occasioni, forme di sensibilità e di educazione.

Investire nei giovani. Certo da sempre i giovani devono farsi strada da soli, lottare come hanno fatto quelli di tutte le generazioni. E’ un momento duro, particolarmente difficile, un momento per riflettere e proporre. Li vedo attenti, curiosi, vogliono solo conferme e chiarezza e soprattutto un aiuto morale.

Ritengo che sia necessario creare un laboratorio, una bottega, una scuola gentile, inclusiva, comprensiva, generosa, attenta alla sperimentazione ed all’ innovazione.

Ripeto  spesso ai giovani:” innamoratevi, sperperate allegria, trasmettete gioia, fatevi obbedire dalle parole…. al bando il diffuso catastrofismo di paura e di disimpegno. Non rassegnatevi , la libertà oggi è realizzare se stessi e difendere fortemente valori di onestà e dignità.

Discutere per ristabilire il confronto e la continuità nel dialogo, espressione vincente nel rinnovamento spirituale e culturale, dove si incrociano e si  intrecciano nuovi piaceri della conoscenza; un modo per andare incontro alla volontà di rappresentazione, per ri-immaginare il mondo, l’universo.





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