|
Il fiorentino Stefano Alinari (1961) inizia ad acquisire i mezzi espressivi propri dell’orafo presso l’Istituto d’Arte di Porta Romana: da qui si forma il suo sapere tecnico, maturato sotto la guida dei maestri Alberto Pintucci e Andrea Baldi. Dopo aver lavorato per alcune importanti firme della gioielleria, apre il suo atelier nel 1988 dove ha modo di sviluppare e sostanziare la propria visione estetica del gioiello.
Alinari accoglie amici, curiosi, appassionati e clienti nel suo atelier-studio di via San Zanobi (zona San Lorenzo). Alinari tiene anche stage formativi per gli studenti del Corso di Laurea in Cultura e Progettazione della Moda dell’Università di Firenze. I suoi gioielli sono disponibili, oltre che nel suo atelier, a Firenze presso LuisaViaRoma (luisaviaroma.com), Gioielleria Conti, e a Modena presso la galleria Mies. “… La sua formazione orafa avviata presso l’Istituto d’Arte Porta Romana, il proseguimento della sua esperienza presso maestri orafi come Alberto Pintucci ed Andrea Baldi, basterebbero a far sorgere le prime domande sul più appropriato inquadramento critico di spille, pendenti, bracciali, anelli in cui pietre, perle e metalli sono accostati all’insegna della più sperimentale varietà di effetti. A rivelare la progettualità meticolosa e vigile sottesa all’esercizio dell’arte orafa da parte di Alinari provvedono i disegni. Con tratti vibranti ma sicuri, infatti, l’artista mette su carta la previsione dettagliata della struttura del gioiello, delle forme che lo costituiranno, dei trattamenti da riservare a ciascun elemento: il metallo levigato o traforato, le pietre tagliate o cabochon, le superfici riflettenti o scabre e via dicendo, in una meticolosa prefigurazione del risultato che giunge dunque alla fine non di un occasionale percorso compiuto spigolando tra trouvailles, ma di una traiettoria riordinata e tenacemente seguita dalla prima idea compositiva all’oggetto compiuto… E’ quello di Alinari, una sorta di nuovo e attualissimo Manierismo nel quale i suoi lontani predecessori del Cinque/Seicento potrebbero riconoscersi con gioia.” Cristina Acidini (Soprintendente per il Polo Museale Fiorentino) “Quando Stefano Alinari esordisce come orafo alla fine degli anni ottanta, ha alle spalle una preparazione tecnica di prim’ordine che gli permette di condurre sperimentazioni sulla materia preziosa e no, ottenendo risultati insoliti e nuovi di colore e di superficie, conferenti alle sue opere raffinatezze da monile antico. Riesce ad annullare la densità della materia suggerendo la trasparenza, il vuoto, la penetrabilità, la leggerezza in composizioni che determinano effetti di mobilità…..” Ornella Casazza (Direttrice del Museo degli Argenti e delle Porcellane) Palazzo Pitti Firenze “ Il mito che ha perso la sua significazione sociale diventa fiaba. Chi sa tessere fiabe afferra il mito. Non tutti raccontano usando le parole. Alcuni si servono della materia. Stefano Alinari è un narratore di storie plastiche. Con l’attenzione meticolosa di un ricercatore, osserva, indaga, fruga, compara, esamina, valuta, scompone, manipola, sceglie e mette insieme i materiali per le sue creazioni.” Cristina Del Mare (Etnologa) “Se ci chiediamo perché piacciono i gioielli si Stefano Alinari, se proviamo a riflettere sul significato della forza attrattiva delle sue micro sculture, quali risultato di una ricerca serrata nel mettere a punto imprevedibili composizioni di materiali disparati, accostando leghe nobili a quelle più ordinarie, pietre preziose e rare agli scarti dei più banali oggetti quotidiani, vengono alla mente considerazioni sullo stato del nostro tempo in riferimento ai concetti di complessità e di frammentarietà, di continua mutevolezza e di fluidità, così da porci tali forme quali risposte adeguate e all’unisono con lo spirito del momento, proprio per il loro essere compiute unità in certa maniera di dissonanze. Ma andiamo oltre giacché è Alinari stesso che ci svela il senso del suo operare, nella volontà di esprimere armonie nuove, sottraendo dalla rovina le cose, secondo un processo trasformativo teso a far immergere e a restituire un’interezza originaria colta in ogni dove. Con l’entusiasmo dell’annuncio di visioni profonde, egli intende farci partecipi –dice- del karma delle forme, sfidando caducità e dissipazioni.” Anna Maria Amonaci (Docente Arte Contemporanea Accademia di Brera Milano) “I gioielli dotati d’anima racchiudono qualità antiche. Devono la potenza del fluido – che si annida tra pietra e pietra, tra grano e grano, tra perla e perla – alle suggestioni del mito e della tradizioni letteraria e filosofica in essi sedimentate. Ciò non toglie che sia demandato alla sensibilità di chi entri in relazione con tale ricchezza “umorale” il compito di farne proprio il messaggio ed esaltarne le qualità estetiche e narrative con un’adesione spirituale che trae alimento dai più profondi recessi della memoria collettiva e, nel contempo del vissuto individuale. Le creazioni di Stefano Alinari appartengono a questa “categoria” ornamentale. Esse sono ora talismano ora racconto ora composizione scultorea ora performance asimmetrica e giocosa, scandita da alternanze formali e cromatiche che paiono sgorgare dalla” cornucopia” di un artista surrealista.” Alessandra Quattordio (Giornalista –Edizioni Conde’nast) Dati Anagrafici: “ A Donne, Poeti e Artisti non si chiede l’età” Esperienze lavorative “Quello che non so l’ho imparato a scuola”. Collabora con l’Università di Firenze Dipartimento di *T*ecnologie dell’*A*rchitettura e *D*esign dall’anno 2009 ad oggi; Esperienze di docenza presso Scuola Perseo Firenze dal 1997 al 2002. Crea collezioni sperimentali per: Luisa Via Roma Firenze dal 2009 ad oggi; Galleria Mies Modena dal 2009 ad oggi; Gioielleria Conti Firenze dal 1996 ad oggi. Attualmente sta teorizzando la nascita di un nuovo pensiero filosofico-artistico “Bio-Manierismo”. Mostre-Eventi Partecipa a mostre personali e collettive in Italia e all’estero. • Gioielleria Conti Firenze gli dedica un’esposizione dal titolo “Fiabesca” nel 2002; • Maestri orafi del “900 toscano” Palazzo Panciatichi, Firenze, 2005; • “Mon Dieu – My Gold” Museo d’Arte Sacra, Massa Marittima, Grosseto, 2006; • “Preziosi in contrasto” casa Benvenuto Cellini, Vicchio, FI, 2006; • “Kara” Les Journées des Joailliers - Créateurs, Bourse de Commerce, Parigi, 2006; • “Gioiello Contemporaneo” Museo Degli Argenti Palazzo Pitti, Firenze, 2007; • “Arte Orafa, Scultura e Design in Casa di Benvenuto Cellini”, Vicchio, FI, 2007; • “Fibulae/Spille 1973,2009,20.. dalle Triennali milanesi al Contemporaneo mostra collettiva. ”Ho esposto affianco a Giò Pomodoro, Gillo Dorfles, Mimmo Di Cesare, Claudio Mariani, Alberto Zorzi… Galleria Mies, Modena, 2010; • “Alma Artis – Gli acquari di Stefano Alinari” Museo degli Argenti Palazzo Pitti, Cortile dell’Ammannati, Firenze, 2010; • Convegni - Due Mattinate d’incontri - “Il gioiello contemporaneo riflessioni sulla sua identità” relatori Elisa Simoni - assessore provincia Firenze lavoro centri per l’impiego e sviluppo, Giacomo Billi - assessore provincia di Firenze economia e turismo, Ornella Casazza – direttrice Museo degli Argenti Firenze, Alessandro Ubertazzi – ordinario di disegno industriale – Presidente Corsi di laurea Cultura e Progettazione della Moda, Cristina Del Mare – Etnologa, Anna Maria Amonaci – docente Arte Contemporanea Accademia di Brera Milano, Alessandra Quattordio – AD Magazine – edizioni Conde’Nast, Noel Gazzano e Zachary Androus – antropologi, Donata Grossoni – storica d’arte gioiello, Stefano Alinari Maesto orafo, Letizia Cini – giornalista La Nazione, Chiara Boriosi – Editorialista, Palazzo Medici Riccardi, Firenze, 2010; • “Alma Artis 2” Mercantia Luce Leggera, Palazzo Pretorio, Certaldo, FI, 2010; • Festival della Filosofia “Micromondi: I Gioielli Magici di Stefano Alinari” – Galleria Mies, Modena, 2010; • Convegno “Il gioiello contemporaneo tra passato a futuro” Relatori: Alessandro Ubertazzi Presidente Cdl Cultura e Progettazione della Moda Università di Firenze; Eugenio Guglielmi Docente di Estetica e Semiotica Università di Firenze; Alessandro Bertirotti Docente di Antropologia culturale Università di Firenze, Stefano Alinari Maestro orafo. “Lyceum” Palazzo Giugni, Firenze, 2011; • “Spazio corpo” Palazzo Medici Riccardi, Firenze, 2011; • “Il gioiello contemporaneo tra passato e futuro” concorso nazionale Sogni D’oro indetto dalla provincia di Firenze e l’Università di Firenze ispirato alla metodologia e filosofia del maestro orafo Stefano Alinari, Firenze, 2011; • “Dimore Alchemiche” Mercantia, Palazzo Pretorio, Certaldo, FI, 2011. • Collezioni pubbliche Museo degli Argenti e delle Porcellane, Palazzo Pitti, Firenze. • Collezioni private in Europa, America e Asia. Titoli di studio conseguiti Licenza media. Formazione filosofica, antropologica, storico-artistica autodidata. Sport Judo dal 1972 al 2000 a livello agonistico. Lingue straniere Nessuna tranne il linguaggio universale dell’Arte. Contatti Tel+39 055 2382318 Cell +39 347 7959128 E-mail [email protected] Web www.alinariartegioielli.com Studio Via San Zanobi 24/R. |
|